Già dall’ingresso, ripristinato ad arco come ponte verso questo ambiente ricco di storia, prende vita un percorso che unisce tradizione e design contemporaneo. Ogni dettaglio – dagli arredi alle luci, fino al colore delle pareti – è stato studiato per valorizzare al massimo l’esperienza. Entrando nel Caveau si è rapiti dalla presenza delle cinque bottiglie storiche protette da delle teche in vetro, che rappresentano le protagoniste indiscusse dello spazio. Le quattro bottiglie donate al Re d’Italia a inizio ‘900 sono state poste su un grande blocco in pietra chiuso con angolo a 45° per creare un effetto monoblocco e dentro cui, prima della chiusura finale, è stata riposta una bottiglia di Amarone firmata a celebrazione di questo momento. La quinta bottiglia, il più antico Amarone della Valpolicella, è stata posta invece su un piedistallo centrale di legno sorretto da una piattaforma di metallo. Per accogliere le restanti etichette è stato creato un grande espositore modulare in legno e metallo, progettato senza ferramenta: un sistema flessibile che permette di ricomporre lo spazio in base a nuove esigenze ed eventi.
Il Caveau diventa così uno scrigno: un luogo in cui il passato viene custodito e celebrato, mentre il futuro della Cantina prende forma, bottiglia dopo bottiglia.