5 Novembre 2025

Precious Plastic: quando l’economia circolare incontra il riscatto sociale

Nel cuore della Casa Circondariale di Montorio, a Verona, sta prendendo vita un progetto che fonde in modo innovativo sostenibilità ambientale e inclusione socialePrecious Plastic. Il progetto che abbiamo candidato al Bando Sinergie, è fra i 13 progetti selezionati e finanziati da Fondazione Cariverona nell’ambito della sperimentazione dell’alleanza fra profit e no profit in favore della comunità. 

Un’iniziativa dal forte impatto etico ed ambientale che punta a trasformare la plastica di scarto in risorsa produttiva e formativa, coinvolgendo direttamente la popolazione detenuta in percorsi di sensibilizzazione sulla sostenibilità, di formazione professionale e di inserimento lavorativo.

Alla base del progetto c’è l’economia circolare, modello sempre più centrale nei processi produttivi moderni, che trova qui una delle sue declinazioni più virtuose: ridurre gli sprechi, valorizzare i materiali di scarto e al contempo creare nuove opportunità lavorative per i detenuti, che trovano nel lavoro un’occasione di riscatto. Il laboratorio di lavorazione della plastica, che verrà attivato all’interno della Casa Circondariale di Montorio, non rappresenterà solo un’opportunità occupazionale, ma un potente strumento educativo e di crescita personale. I detenuti acquisiranno competenze tecniche attuali e spendibili nel mondo del lavoro, in un settore – quello dell’artigianato sostenibile – in piena espansione. Si tratta, quindi, di un progetto che guarda al futuro in favore della comunità tutta. 

Precious Plastic non è solo un laboratorio di riciclo, ma un ecosistema di valore condiviso, in cui le competenze di partner profit, non profit e istituzioni pubbliche si intrecciano per generare cambiamento concreto e replicabile. Il progetto è reso possibile grazie alla sinergia tra numerosi attori del territorio veronese, ciascuno con un ruolo preciso e complementare e al sostegno di Fondazione Cariverona con il Bando Sinergie.

AMIA Verona SpA, azienda municipalizzata per l’igiene ambientale, supporta il progetto e lo cofinanzia, rafforzando così il proprio impegno in progetti di sostenibilità ad alto impatto sociale. Inoltre, supporterà le attività formative e curerà la comunicazione pubblica dell’iniziativa.

MEG SRL, eccellenza veronese nel trattamento dei rifiuti, condividerà il proprio know-how tecnico per garantire l’alta qualità del materiale rigenerato, contribuendo in maniera determinante all’efficienza della filiera e fornirà la plastica da avviare al riciclata.

Fondazione Edulife ETS curerà i percorsi formativi rivolti ai detenuti, con particolare attenzione all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo, monitorando l’efficacia degli interventi e misurandone l’impatto economico e sociale.

Il Comune di Verona  supporta e cofinanzia il progetto e, tramite il proprio ruolo istituzionale, promuoverà e amplificherà il valore pubblico del progetto, valutando anche l’integrazione dei prodotti riciclati nei programmi di rigenerazione urbana.

La Casa Circondariale di Montorio fornirà lo spazio, il contesto operativo e il supporto logistico per le attività formative e produttive, facilitando il coinvolgimento dei detenuti e garantendo sicurezza e supervisione.

Il Giracose ODV, con la sua esperienza nella lavorazione artigianale della plastica, collaborerà alla fase iniziale del progetto, testando e sviluppando tecniche di trasformazione del materiale.

Fondazione Esodo contribuirà alla comunicazione esterna delle attività, favorendo anche l’integrazione delle iniziative all’interno di reti nazionali in favore della popolazione detenuta.

My Planet 2050 Aps, infine, si occuperà della divulgazione del progetto, sottolineando l’importanza di azioni locali per raggiungere gli obiettivi globali dell’Unione Europea in tema di neutralità climatica.

Reverse, capofila di progetto, con la sua esperienza decennale all’interno del carcere con la falegnameria Reverse IN, sarà responsabile della progettazione e produzione dei manufatti in ottica di economia circolare e lavorerà in stretta connessione con i fornitori, i progettisti e il personale detenuto.

Precious Plastic ambisce ad essere non solo un progetto, ma un prototipo di filiera sostenibile e inclusiva, replicabile in altri territori con bisogni simili. Un esempio concreto di come l’economia circolare possa diventare leva di cambiamento sociale, offrendo seconde possibilità, creando valore e riducendo l’impatto ambientale.

Nel tempo della crisi ecologica e delle disuguaglianze sociali, iniziative come questa dimostrano che le soluzioni più efficaci nascono dalla collaborazione e dall’innovazione sociale. Precious Plastic è la prova che, anche da materiali considerati “di scarto”, può nascere qualcosa di prezioso, con uno sguardo rivolto al futuro, alla futura versione di sé e della comunità.

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